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Fukushi Ito espone per la terza volta alla Galleria “Nuovo Spazio” di Luciano Chinese: la prima volta nel 1983, nella sede di Venezia; la seconda nella sede di
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Fukushi Ito espone per la terza volta alla Galleria “Nuovo Spazio” di Luciano Chinese: la prima volta nel 1983, nella sede di Venezia; la seconda nella sede di Udine nel 2007; e sabato 12 aprile 2025 inaugura la mostra “Parola-Immagine. Binomio transculturale nello spazio e nel tempo” nella sede di Udine.
Fukushi Ito è un’artista giapponese che vive tra il Giappone e l’Italia, due mondi per lei complementari. Le radici della sua cultura orientale si compenetrano con gli stimoli e i caratteri di quella occidentale.
Materiali antichi e contemporanei dialogano nelle sue installazioni in maniera equilibrata e armoniosa e l‘utilizzo della luce diviene elemento unificante.
“In una riproposizione artistica e contemporanea del Tao, luce e oscurità si alternano in modo armonico e organizzano le forme nella spazialità… Le opere dell’artista diventano… la manifestazione di una “visibilità” che si pone in relazione e risonanza con l’invisibile: il lato cosciente e razionale si contrappone ed integra armonicamente il lato inconscio ed emotivo, disegnando confini mobili, soglie impercettibili tra spazialità, struttura e fluire del tempo. Pieno e vuoto, spazio e tempo, maschile e femminile si articolano in una composizione oggettuale.”
(Roberto Mastroianni)
Fukushi Ito usa materiali della millenaria tradizione giapponese come la carta giapponese (washi) e i pigmenti, uniti all’immagine foto e video realistica, al computer, al plexiglass e alla pellicola trasparente, alla luce del neon e dei led.
Ito ha esposto in grandi mostre in Italia, Giappone, Australia, Stati Uniti, Germania, Francia, Danimarca, Regno Unito, Russia, Israele, Slovenia, Irlanda con installazioni, proiezioni, paesaggi virtuali e assemblages.
Ito analizza nella sua opera problematiche antropologiche e sociali e si confronta con personaggi che hanno influenzato lo sviluppo della sua arte, da Machiavelli a Fontana e particolarmente con le opere dello scrittore giapponese Mishima.
La galleria “Nuovo Spazio”, nella sua ricerca di artisti da tutto il mondo, nella sua attività dal 1968 a Venezia e a Udine, ha esposto molti artisti giapponesi: da Yoichi Ohira a Shozo Simamoto, a una collettiva di vetri di Murano di artisti giapponesi (Ikeda Masuo, Imaï Toshimitsu, Kurokawa Masayuki e Sekine Nobuo).
La mostra di Fukushi Ito gode della collaborazione dei club per l’Unesco di Udine e Venezia.
INFO: Orari di apertura: martedì al sabato. H 16:00-19:30
Per info: +39 337 865200 / +39 3792919425 / +39 0432 204163 (dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso domenica e lunedì.
Fukushi Ito is exhibiting for the third time at the “Nuovo Spazio” Gallery by Luciano Chinese: the first occasion was in 1983 at the Venice venue, the second in 2007 at the Udine venue, and on Saturday 12 April 2025 she will inaugurate the exhibition “Word-Image. A Transcultural Pairing Across Space and Time” at the Udine venue.
Fukushi Ito is a Japanese artist who lives between Japan and Italy—two worlds that she considers complementary. The roots of her Eastern culture blend with the influences and traits of the Western world.
Ancient and contemporary materials engage in dialogue within her installations, achieving a sense of balance and harmony. The use of light becomes a unifying element.
“In a contemporary artistic reinterpretation of the Tao, light and darkness alternate harmoniously and shape forms within space… The artist’s works become a manifestation of ‘visibility’ that resonates with the invisible: the conscious and rational side contrasts with and harmoniously integrates the unconscious and emotional side, drawing fluid boundaries and imperceptible thresholds between space, structure, and the passage of time. Fullness and emptiness, space and time, masculine and feminine come together in an object-based composition.”
(Roberto Mastroianni)
Fukushi Ito employs materials from Japan’s millennia-old tradition—such as washi (Japanese paper) and pigments—combined with photo and video images, digital media, plexiglass and transparent film, as well as neon and LED lighting.
She has exhibited in major shows across Italy, Japan, Australia, the United States, Germany, France, Denmark, the United Kingdom, Russia, Israel, Slovenia, and Ireland, presenting installations, projections, virtual landscapes, and assemblages.
Her work explores anthropological and social issues, engaging in dialogue with figures who have influenced her artistic development—from Machiavelli to Fontana, and in particular with the works of Japanese writer Mishima.
The “Nuovo Spazio” gallery, which since 1968 has pursued its search for artists from around the world between Venice and Udine, has hosted many Japanese artists, including Yoichi Ohira and Shozo Shimamoto, as well as a collective exhibition of Murano glass works by Japanese artists (Ikeda Masuo, Imaï Toshimitsu, Kurokawa Masayuki, and Sekine Nobuo).
Fukushi Ito’s exhibition is held in collaboration with the UNESCO Clubs of Udine and Venice.
INFO: From Tuesday to Saturday. H 16:00-19:30
Orari
Aprile 12 (sabato) 4:00pomeridiane – Maggio 10 (sabato) 7:30pomeridiane(GMT+02:00)
Location
Galleria "Nuovo Spazio"
Palazzo Manin, Via Manin, 8, int.7
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L’esposizione fotografica tratta la sensazione di inquietudine e spaesamento che prova il viaggiatore quando si interfaccia con un luogo sconosciuto. Nel caso della Malesia questa sensazione si accentua
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L’esposizione fotografica tratta la sensazione di inquietudine e spaesamento che prova il viaggiatore quando si interfaccia con un luogo sconosciuto. Nel caso della Malesia questa sensazione si accentua a causa del passato coloniale del Paese e delle sue molteplici identità. Gli scatti comunicano una sensazione di luminosa sospensione, viaggiando tra il surreale e i colori intensi con sfumature pastello che accompagnano il visitatore alla scoperta del “malaise”: un’occasione per immergersi in un paesaggio interiore ed esteriore dove ognuno di noi può trovare un pezzo di sé che credeva di avere perduto.
Suzanne van der Borg è una fotografa italo-olandese con una spiccata sensibilità nel catturare la meraviglia nascosta nella natura e tra le pieghe del quotidiano. Lavora esclusivamente in analogico con una vecchia Canon AE1 donatale dal nonno capitano di navi, da lui comprata negli anni ’60 presso il porto di Nagoya in Giappone. Il principio alla base della sua produzione fotografica è di benevolo caso e di totale assenza di post produzione digitale: ciò che viene impresso sulla pellicola acquista meraviglia nel suo essere un istante catturato così com’è, puro e incontaminato. Tutte le foto della mostra sono scattate su pellicola analogica, in assenza di post-produzione digitale.
INFO: Inaugurazione il 24 Aprile alle ore 17.30. Accesso libero.
This photographic exhibition deals with the feelings of restlessness and disorientation travelers experience when they engage with an unknown place. In the case of Malaysia, this feeling is accentuated by the country’s colonial past and its multiple identities. The shots communicate a feeling of luminous suspension, traveling between the surreal and the intense pastel colours that accompany the visitor on the discovery of the “malaise”: an opportunity to immerse oneself in an interior and exterior landscape where each of us can find a piece of ourselves that we had thought lost.
Suzanne van der Borg is an Italian-Dutch photographer with an intense sensitivity for capturing the wonder hidden in nature and in the folds of everyday life. She works exclusively in analog with an old Canon AE1 given to her by her grandfather, a ship’s captain, which he bought in the 1960s at the port of Nagoya in Japan.
The principle underlying her photographic practice is benevolent chance and a total absence of digital post-production: what is imprinted on the film acquires wonder in its being an instant captured as it is, pure and uncontaminated. All the photos in the exhibition are taken on analogue film, without digital post-production.
INFO: Opening on the 24th of April at 5:30 pm. Free admission.
Orari
Aprile 24 (giovedì) 9:00mattina – Maggio 4 (domenica) 7:00pomeridiane(GMT+02:00)
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La ceramica raku nasce in Giappone nel 1600, ispirandosi ai principi dello Zen. Caratterizzata da forme semplici, spontanee e imperfette, incarna la filosofia della “bellezza dell’imperfezione”. Il suo
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La ceramica raku nasce in Giappone nel 1600, ispirandosi ai principi dello Zen. Caratterizzata da forme semplici, spontanee e imperfette, incarna la filosofia della “bellezza dell’imperfezione”. Il suo processo di cottura è unico: dopo circa 30 minuti in un forno a fiamma viva a 1000°C, i manufatti vengono estratti e immersi nella segatura, dando vita a effetti cromatici irripetibili, frutto dell’interazione tra uomo, fuoco e chimica.
L’artista Luciano Beltramini scopre il raku casualmente, trovandovi un mezzo espressivo profondo e legato alla filosofia Zen. La casualità del processo, l’unicità dei risultati e la ricerca costante di nuove forme guidano il suo lavoro, influenzando sia la sua arte che la sua visione della vita.
Troverete le ceramiche di Luciano Beltramini esposte nelle vetrine di: Libreria Editrice Odòs, librerie Friuli, Moderna Udinese e Tarantola.
INFO: Librerie ospitanti: Libreria Tarantola, Libreria Friuli, Libreria Moderna Udinese, Libreria Editrice Odòs. Accesso libero.
Inspired by the principles of Zen, raku ceramics originated in Japan in 1600. Characterized by simple, spontaneous and imperfect shapes, they embody the philosophy of the “beauty of imperfection”. Their firing process is unique: after about 30 minutes in a 1,000°C open flame oven, the artifacts are extracted and immersed in sawdust, giving life to unique chromatic effects, the result of the interaction between man, fire and chemistry.
Artist Luciano Beltramini discovered raku by chance, seeing in it a profound means of expression linked to Zen philosophy. The randomness of the process, the uniqueness of the results and the constant search for new forms guide his work, influencing both his art and his vision of life.
You can find Luciano Beltramini’s ceramics on display in the windows of: Libreria Editrice Odòs and the Friuli, Moderna Udinese and Tarantola bookshops.
INFO: Host libraries: Libreria Tarantola, Libreria Friuli, Libreria Moderna Udinese, Libreria Editrice Odòs. Free admission.
Orari
Aprile 24 (giovedì) 9:00mattina – Maggio 2 (venerdì) 7:00pomeridiane(GMT+02:00)
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Un’esplorazione collettiva dell’Asia, tra arte, collezionismo ed espressioni contemporanee. Visioni d’Oriente invita il pubblico in un viaggio corale tra arte, cultura e immaginario. La mostra
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Un’esplorazione collettiva dell’Asia, tra arte, collezionismo ed espressioni contemporanee.
Visioni d’Oriente invita il pubblico in un viaggio corale tra arte, cultura e immaginario. La mostra unisce sguardi differenti sull’Asia attraverso opere pittoriche, ceramiche, mosaici, modellini e installazioni multimediali.
L’artista Michela Maurizi, in arte Miky Ritratti Manga, apre il percorso con una selezione di dipinti iperrealisti e visionari, ceramiche dipinte a mano e un mosaico personale. Le sue opere, ispirate al mondo asiatico, attraversano simboli, emozioni e trasformazioni.
Segue una sezione dedicata al collezionismo creativo: Luciano Brazzale espone una serie di modellini costruiti con i mattoncini, ispirati ad alcuni dei più iconici personaggi degli anime e manga giapponesi.
L’Associazione Saint Seiya Vintage arricchisce il percorso con una collezione di action figure dedicate all’universo dell’omonimo anime, risvegliando la memoria e la passione di intere generazioni.
A chiudere l’esperienza, l’installazione multimediale ZenVR – Lontano e Vicino, realizzata da Animandi e Immersiva VR, trasporta i visitatori all’interno di un giardino zen giapponese grazie a immagini, suoni e realtà virtuale.
Una mostra che attraversa l’Oriente reale e immaginato, tra sogni, simboli e interpretazioni personali.
INFO: Accesso libero. Inaugurazione mercoledì 23/04 ore 18.30
Dipinto di Michela Maurizi
A collective exploration of Asia that brings together art, collecting and contemporary expression.
Visions of the East invites the public on a collective journey through art, culture and imagination. The exhibition combines different perspectives on Asia through paintings, ceramics, mosaics, models and multimedia installations.
Artist Michela Maurizi, aka Miky Ritratti Manga, opens the exhibition with a selection of hyper-realistic and visionary paintings, hand-painted ceramics and a personal mosaic. Inspired by Asia, her work blends symbols, emotions and transformations.
A section dedicated to creative collecting follows: Luciano Brazzale exhibits a series of Lego models inspired by some of the most iconic characters of Japanese anime and manga.
The Saint Seiya Vintage Association brings to the exhibition a collection of action figures dedicated to the world of the anime of the same name, reawakening the affection and memories of entire generations.
Closing the experience, multimedia installation ZenVR – Near and Far, created by Animandi and Immersiva VR, transports visitors inside a Japanese Zen garden using visuals, sounds and virtual reality.
An exhibition that traverses the real and imagined East, bringing together dreams, symbols and personal interpretations.
INFO: Free admission. / Exhibition opens on 23/04 at 18.30
Painting by Michela Maurizi
Orari
Aprile 24 (giovedì) 10:00mattina – Maggio 2 (venerdì) 6:30pomeridiane(GMT+02:00)
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Se in principio il labile confine tra figurativo e astratto è stato molte volte indagato dall’artista Montanari come mera speculazione, ora la stessa ricerca lo ha condotto alla sola
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Se in principio il labile confine tra figurativo e astratto è stato molte volte indagato dall’artista Montanari come mera speculazione, ora la stessa ricerca lo ha condotto alla sola conclusione che non vi è altra maniera di rappresentazione se non l’incessante alternanza di costruzione e decostruzione sulla superficie pittorica.
Ogni rappresentazione nasce da un preciso innesco figurativo che via via, attraverso il processo pittorico, viene sabotato e riconfigurato con l’intento di preservare e rintracciare una specifica tensione.
INFO: Accesso libero. Opening della mostra il 24 aprile dalle 18.00 alle 20.00. Per visita su appuntamento contattare lostudiolo.udine@gmail.com.
– Dal 26 aprile al 2 maggio H 11.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00
– Dal 3 al 30 maggio, venerdì H 17.00 – 19.00 e sabato H 11.00 – 13.00
IN CASO DI MALTEMPO: L’evento si svolgerà presso Lo Studiolo.
If, at first, the fragile boundary between figurative and abstract art was often explored as a mere aesthetic speculation now the same investigation has led to the sole conclusion that there is no other way of representation than the relentless alternation of construction and deconstruction on the pictorial surface.
This deconstruction is never an arbitrary act or devoid of direction, even though certain elements linked to chance do play a role. Rather, it is a deliberate choice aimed at redefining an image through its own disassembly.
INFO: Free admission. Opening April 24 from 18.00 to 20.00.
To book a guided visit please contact lostudiolo.udine@gmail.com
– From April 26 to May 2 H 11.00 – 13.00 and 16.00 – 19.00
– From May 3 to May 30, friday H 17.00 – 19.00 and saturday H 11.00 – 13.00
IN CASE OF BAD WEATHER: The event will be held at Lo Studiolo.
Orari
Aprile 26 (sabato) 11:00mattina – Maggio 30 (venerdì) 7:00pomeridiane(GMT+02:00)
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Fukushi Ito espone per la terza volta alla Galleria “Nuovo Spazio” di Luciano Chinese: la prima volta nel 1983, nella sede di Venezia; la seconda nella sede di
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Fukushi Ito espone per la terza volta alla Galleria “Nuovo Spazio” di Luciano Chinese: la prima volta nel 1983, nella sede di Venezia; la seconda nella sede di Udine nel 2007; e sabato 12 aprile 2025 inaugura la mostra “Parola-Immagine. Binomio transculturale nello spazio e nel tempo” nella sede di Udine.
Fukushi Ito è un’artista giapponese che vive tra il Giappone e l’Italia, due mondi per lei complementari. Le radici della sua cultura orientale si compenetrano con gli stimoli e i caratteri di quella occidentale.
Materiali antichi e contemporanei dialogano nelle sue installazioni in maniera equilibrata e armoniosa e l‘utilizzo della luce diviene elemento unificante.
“In una riproposizione artistica e contemporanea del Tao, luce e oscurità si alternano in modo armonico e organizzano le forme nella spazialità… Le opere dell’artista diventano… la manifestazione di una “visibilità” che si pone in relazione e risonanza con l’invisibile: il lato cosciente e razionale si contrappone ed integra armonicamente il lato inconscio ed emotivo, disegnando confini mobili, soglie impercettibili tra spazialità, struttura e fluire del tempo. Pieno e vuoto, spazio e tempo, maschile e femminile si articolano in una composizione oggettuale.”
(Roberto Mastroianni)
Fukushi Ito usa materiali della millenaria tradizione giapponese come la carta giapponese (washi) e i pigmenti, uniti all’immagine foto e video realistica, al computer, al plexiglass e alla pellicola trasparente, alla luce del neon e dei led.
Ito ha esposto in grandi mostre in Italia, Giappone, Australia, Stati Uniti, Germania, Francia, Danimarca, Regno Unito, Russia, Israele, Slovenia, Irlanda con installazioni, proiezioni, paesaggi virtuali e assemblages.
Ito analizza nella sua opera problematiche antropologiche e sociali e si confronta con personaggi che hanno influenzato lo sviluppo della sua arte, da Machiavelli a Fontana e particolarmente con le opere dello scrittore giapponese Mishima.
La galleria “Nuovo Spazio”, nella sua ricerca di artisti da tutto il mondo, nella sua attività dal 1968 a Venezia e a Udine, ha esposto molti artisti giapponesi: da Yoichi Ohira a Shozo Simamoto, a una collettiva di vetri di Murano di artisti giapponesi (Ikeda Masuo, Imaï Toshimitsu, Kurokawa Masayuki e Sekine Nobuo).
La mostra di Fukushi Ito gode della collaborazione dei club per l’Unesco di Udine e Venezia.
INFO: Orari di apertura: martedì al sabato. H 16:00-19:30
Per info: +39 337 865200 / +39 3792919425 / +39 0432 204163 (dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso domenica e lunedì.
Fukushi Ito is exhibiting for the third time at the “Nuovo Spazio” Gallery by Luciano Chinese: the first occasion was in 1983 at the Venice venue, the second in 2007 at the Udine venue, and on Saturday 12 April 2025 she will inaugurate the exhibition “Word-Image. A Transcultural Pairing Across Space and Time” at the Udine venue.
Fukushi Ito is a Japanese artist who lives between Japan and Italy—two worlds that she considers complementary. The roots of her Eastern culture blend with the influences and traits of the Western world.
Ancient and contemporary materials engage in dialogue within her installations, achieving a sense of balance and harmony. The use of light becomes a unifying element.
“In a contemporary artistic reinterpretation of the Tao, light and darkness alternate harmoniously and shape forms within space… The artist’s works become a manifestation of ‘visibility’ that resonates with the invisible: the conscious and rational side contrasts with and harmoniously integrates the unconscious and emotional side, drawing fluid boundaries and imperceptible thresholds between space, structure, and the passage of time. Fullness and emptiness, space and time, masculine and feminine come together in an object-based composition.”
(Roberto Mastroianni)
Fukushi Ito employs materials from Japan’s millennia-old tradition—such as washi (Japanese paper) and pigments—combined with photo and video images, digital media, plexiglass and transparent film, as well as neon and LED lighting.
She has exhibited in major shows across Italy, Japan, Australia, the United States, Germany, France, Denmark, the United Kingdom, Russia, Israel, Slovenia, and Ireland, presenting installations, projections, virtual landscapes, and assemblages.
Her work explores anthropological and social issues, engaging in dialogue with figures who have influenced her artistic development—from Machiavelli to Fontana, and in particular with the works of Japanese writer Mishima.
The “Nuovo Spazio” gallery, which since 1968 has pursued its search for artists from around the world between Venice and Udine, has hosted many Japanese artists, including Yoichi Ohira and Shozo Shimamoto, as well as a collective exhibition of Murano glass works by Japanese artists (Ikeda Masuo, Imaï Toshimitsu, Kurokawa Masayuki, and Sekine Nobuo).
Fukushi Ito’s exhibition is held in collaboration with the UNESCO Clubs of Udine and Venice.
INFO: From Tuesday to Saturday. H 16:00-19:30
Orari
Aprile 12 (sabato) 4:00pomeridiane – Maggio 10 (sabato) 7:30pomeridiane(GMT+02:00)
Location
Galleria "Nuovo Spazio"
Palazzo Manin, Via Manin, 8, int.7
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L’esposizione fotografica tratta la sensazione di inquietudine e spaesamento che prova il viaggiatore quando si interfaccia con un luogo sconosciuto. Nel caso della Malesia questa sensazione si accentua
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L’esposizione fotografica tratta la sensazione di inquietudine e spaesamento che prova il viaggiatore quando si interfaccia con un luogo sconosciuto. Nel caso della Malesia questa sensazione si accentua a causa del passato coloniale del Paese e delle sue molteplici identità. Gli scatti comunicano una sensazione di luminosa sospensione, viaggiando tra il surreale e i colori intensi con sfumature pastello che accompagnano il visitatore alla scoperta del “malaise”: un’occasione per immergersi in un paesaggio interiore ed esteriore dove ognuno di noi può trovare un pezzo di sé che credeva di avere perduto.
Suzanne van der Borg è una fotografa italo-olandese con una spiccata sensibilità nel catturare la meraviglia nascosta nella natura e tra le pieghe del quotidiano. Lavora esclusivamente in analogico con una vecchia Canon AE1 donatale dal nonno capitano di navi, da lui comprata negli anni ’60 presso il porto di Nagoya in Giappone. Il principio alla base della sua produzione fotografica è di benevolo caso e di totale assenza di post produzione digitale: ciò che viene impresso sulla pellicola acquista meraviglia nel suo essere un istante catturato così com’è, puro e incontaminato. Tutte le foto della mostra sono scattate su pellicola analogica, in assenza di post-produzione digitale.
INFO: Inaugurazione il 24 Aprile alle ore 17.30. Accesso libero.
This photographic exhibition deals with the feelings of restlessness and disorientation travelers experience when they engage with an unknown place. In the case of Malaysia, this feeling is accentuated by the country’s colonial past and its multiple identities. The shots communicate a feeling of luminous suspension, traveling between the surreal and the intense pastel colours that accompany the visitor on the discovery of the “malaise”: an opportunity to immerse oneself in an interior and exterior landscape where each of us can find a piece of ourselves that we had thought lost.
Suzanne van der Borg is an Italian-Dutch photographer with an intense sensitivity for capturing the wonder hidden in nature and in the folds of everyday life. She works exclusively in analog with an old Canon AE1 given to her by her grandfather, a ship’s captain, which he bought in the 1960s at the port of Nagoya in Japan.
The principle underlying her photographic practice is benevolent chance and a total absence of digital post-production: what is imprinted on the film acquires wonder in its being an instant captured as it is, pure and uncontaminated. All the photos in the exhibition are taken on analogue film, without digital post-production.
INFO: Opening on the 24th of April at 5:30 pm. Free admission.
Orari
Aprile 24 (giovedì) 9:00mattina – Maggio 4 (domenica) 7:00pomeridiane(GMT+02:00)
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La ceramica raku nasce in Giappone nel 1600, ispirandosi ai principi dello Zen. Caratterizzata da forme semplici, spontanee e imperfette, incarna la filosofia della “bellezza dell’imperfezione”. Il suo
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La ceramica raku nasce in Giappone nel 1600, ispirandosi ai principi dello Zen. Caratterizzata da forme semplici, spontanee e imperfette, incarna la filosofia della “bellezza dell’imperfezione”. Il suo processo di cottura è unico: dopo circa 30 minuti in un forno a fiamma viva a 1000°C, i manufatti vengono estratti e immersi nella segatura, dando vita a effetti cromatici irripetibili, frutto dell’interazione tra uomo, fuoco e chimica.
L’artista Luciano Beltramini scopre il raku casualmente, trovandovi un mezzo espressivo profondo e legato alla filosofia Zen. La casualità del processo, l’unicità dei risultati e la ricerca costante di nuove forme guidano il suo lavoro, influenzando sia la sua arte che la sua visione della vita.
Troverete le ceramiche di Luciano Beltramini esposte nelle vetrine di: Libreria Editrice Odòs, librerie Friuli, Moderna Udinese e Tarantola.
INFO: Librerie ospitanti: Libreria Tarantola, Libreria Friuli, Libreria Moderna Udinese, Libreria Editrice Odòs. Accesso libero.
Inspired by the principles of Zen, raku ceramics originated in Japan in 1600. Characterized by simple, spontaneous and imperfect shapes, they embody the philosophy of the “beauty of imperfection”. Their firing process is unique: after about 30 minutes in a 1,000°C open flame oven, the artifacts are extracted and immersed in sawdust, giving life to unique chromatic effects, the result of the interaction between man, fire and chemistry.
Artist Luciano Beltramini discovered raku by chance, seeing in it a profound means of expression linked to Zen philosophy. The randomness of the process, the uniqueness of the results and the constant search for new forms guide his work, influencing both his art and his vision of life.
You can find Luciano Beltramini’s ceramics on display in the windows of: Libreria Editrice Odòs and the Friuli, Moderna Udinese and Tarantola bookshops.
INFO: Host libraries: Libreria Tarantola, Libreria Friuli, Libreria Moderna Udinese, Libreria Editrice Odòs. Free admission.
Orari
Aprile 24 (giovedì) 9:00mattina – Maggio 2 (venerdì) 7:00pomeridiane(GMT+02:00)
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Un’esplorazione collettiva dell’Asia, tra arte, collezionismo ed espressioni contemporanee. Visioni d’Oriente invita il pubblico in un viaggio corale tra arte, cultura e immaginario. La mostra
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Un’esplorazione collettiva dell’Asia, tra arte, collezionismo ed espressioni contemporanee.
Visioni d’Oriente invita il pubblico in un viaggio corale tra arte, cultura e immaginario. La mostra unisce sguardi differenti sull’Asia attraverso opere pittoriche, ceramiche, mosaici, modellini e installazioni multimediali.
L’artista Michela Maurizi, in arte Miky Ritratti Manga, apre il percorso con una selezione di dipinti iperrealisti e visionari, ceramiche dipinte a mano e un mosaico personale. Le sue opere, ispirate al mondo asiatico, attraversano simboli, emozioni e trasformazioni.
Segue una sezione dedicata al collezionismo creativo: Luciano Brazzale espone una serie di modellini costruiti con i mattoncini, ispirati ad alcuni dei più iconici personaggi degli anime e manga giapponesi.
L’Associazione Saint Seiya Vintage arricchisce il percorso con una collezione di action figure dedicate all’universo dell’omonimo anime, risvegliando la memoria e la passione di intere generazioni.
A chiudere l’esperienza, l’installazione multimediale ZenVR – Lontano e Vicino, realizzata da Animandi e Immersiva VR, trasporta i visitatori all’interno di un giardino zen giapponese grazie a immagini, suoni e realtà virtuale.
Una mostra che attraversa l’Oriente reale e immaginato, tra sogni, simboli e interpretazioni personali.
INFO: Accesso libero. Inaugurazione mercoledì 23/04 ore 18.30
Dipinto di Michela Maurizi
A collective exploration of Asia that brings together art, collecting and contemporary expression.
Visions of the East invites the public on a collective journey through art, culture and imagination. The exhibition combines different perspectives on Asia through paintings, ceramics, mosaics, models and multimedia installations.
Artist Michela Maurizi, aka Miky Ritratti Manga, opens the exhibition with a selection of hyper-realistic and visionary paintings, hand-painted ceramics and a personal mosaic. Inspired by Asia, her work blends symbols, emotions and transformations.
A section dedicated to creative collecting follows: Luciano Brazzale exhibits a series of Lego models inspired by some of the most iconic characters of Japanese anime and manga.
The Saint Seiya Vintage Association brings to the exhibition a collection of action figures dedicated to the world of the anime of the same name, reawakening the affection and memories of entire generations.
Closing the experience, multimedia installation ZenVR – Near and Far, created by Animandi and Immersiva VR, transports visitors inside a Japanese Zen garden using visuals, sounds and virtual reality.
An exhibition that traverses the real and imagined East, bringing together dreams, symbols and personal interpretations.
INFO: Free admission. / Exhibition opens on 23/04 at 18.30
Painting by Michela Maurizi
Orari
Aprile 24 (giovedì) 10:00mattina – Maggio 2 (venerdì) 6:30pomeridiane(GMT+02:00)
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Se in principio il labile confine tra figurativo e astratto è stato molte volte indagato dall’artista Montanari come mera speculazione, ora la stessa ricerca lo ha condotto alla sola
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Se in principio il labile confine tra figurativo e astratto è stato molte volte indagato dall’artista Montanari come mera speculazione, ora la stessa ricerca lo ha condotto alla sola conclusione che non vi è altra maniera di rappresentazione se non l’incessante alternanza di costruzione e decostruzione sulla superficie pittorica.
Ogni rappresentazione nasce da un preciso innesco figurativo che via via, attraverso il processo pittorico, viene sabotato e riconfigurato con l’intento di preservare e rintracciare una specifica tensione.
INFO: Accesso libero. Opening della mostra il 24 aprile dalle 18.00 alle 20.00. Per visita su appuntamento contattare lostudiolo.udine@gmail.com.
– Dal 26 aprile al 2 maggio H 11.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00
– Dal 3 al 30 maggio, venerdì H 17.00 – 19.00 e sabato H 11.00 – 13.00
IN CASO DI MALTEMPO: L’evento si svolgerà presso Lo Studiolo.
If, at first, the fragile boundary between figurative and abstract art was often explored as a mere aesthetic speculation now the same investigation has led to the sole conclusion that there is no other way of representation than the relentless alternation of construction and deconstruction on the pictorial surface.
This deconstruction is never an arbitrary act or devoid of direction, even though certain elements linked to chance do play a role. Rather, it is a deliberate choice aimed at redefining an image through its own disassembly.
INFO: Free admission. Opening April 24 from 18.00 to 20.00.
To book a guided visit please contact lostudiolo.udine@gmail.com
– From April 26 to May 2 H 11.00 – 13.00 and 16.00 – 19.00
– From May 3 to May 30, friday H 17.00 – 19.00 and saturday H 11.00 – 13.00
IN CASE OF BAD WEATHER: The event will be held at Lo Studiolo.
Orari
Aprile 26 (sabato) 11:00mattina – Maggio 30 (venerdì) 7:00pomeridiane(GMT+02:00)