PINK NIGHT
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PINK NIGHTBy FEFF, Barbara Stimoli, Frute; in collaborazione con Udine Cocktail Week.Euro 15BOOKING:
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PINK NIGHT
By FEFF, Barbara Stimoli, Frute; in collaborazione con Udine Cocktail Week.
Euro 15
BOOKING: Eventbrite
H 19:00-20:00
TALK & APERITIF
Book presentation: Il tuono dell’anarchia di He-Yin Zhen
with Cristina Manzone, D Editore & Frute
Curato e tradotto da Cristina Manzone, He-Yin Zhen, Il tuono dell’anarchia è la prima raccolta italiana del lavoro della filosofa cinese He-Yin Zhen, voce fuori dal coro che prese posizioni radicali antinazionaliste e anti-imperialiste. Arricchito da note curatoriali che riescono a far immergere chi legge nell’atmosfera del tempo, questo libro rappresenta l’apice di un modello a noi inedito di anarco-femminismo, grondante di filosofia confuciana, rabbia e pura potenza retorica. «Nell’antichità come nel presente, raramente le donne muoiono per loro colpa»
Edited and translated by Cristina Manzone, He-Yin Zhen, Il tuono dell’anarchia (He-Yin Zhen, The Thunder of Anarchy) is the first Italian collection of the work of Chinese philosopher He-Yin Zhen, a lone voice of radical anti-nationalist and anti-imperialist thought. With curatorial notes that immerse the reader in the atmosphere of the time, this book represents the pinnacle of a new model of anarcho-feminism, suffused with Confucian philosophy, anger and pure rhetorical power. “In antiquity as in the present, women seldom die for their own fault.”
H 20:00-22:00
PERFORMANCE
Kay Kami Mga Mananap / BECAUSE WE ARE BEASTS
By Il Mio Filippino Crew / Liryc Dela Cruz
Concept and performance by Liryc Dela Cruz with Sheryl Aluan, Benjamin Vasquez-Barcellano Jr., Jenny Guno Llanto.
Sa may baybay nagpahid ako ug gata sa akoang buhok ug akong lawas, niduol sa akoa ang usa ka langyaw, gitawag niya ako na baboy ug yawa tungod kay wala koy bayo.
Ingon niya, ako ay makasasala kay nakita sa kalibutan akong bilat, akong lawas ug akong kalag.
“Al fiume, mentre applicavo latte di cocco ai miei capelli e sul mio corpo, uno straniero mi approcciò, mi chiamò “maiale” e “demonio” perché non avevo vestiti addosso. Lui disse che ero un peccatore, perché il mondo mi aveva visto, aveva visto il mio corpo e la mia anima.”
Questo testo è tratto dal diario di Antonio Pigafetta, il giovane cronista veneziano che documentò il viaggio sulla nave di Magellano nelle Isole delle Spezie e nelle Filippine.
Pigafetta definiva i filippini con il nome di “selvaggi”. I suoi scritti ci suggeriscono come i filippini venissero visti come dei “miscredenti” che non comprendevano la Cristianità e che avevano un sistema religioso più vicino al paganesimo. Anche le loro pratiche sessuali erano descritte come “lascive” ed “esotiche”, il che rafforzava ulteriormente la loro fama di “selvaggi”.
Forse è da qui – da quel viaggio, e da quel diario – che è iniziato un processo di feticizzazione del popolo filippino da parte dei colonizzatori spagnoli. Un processo che coinvolgeva soprattutto le donne: “bestie”, “selvagge”, creature della natura da “civilizzare” e da “purificare” grazie alla Fede cristiana.
Nella performance “Kay Kami Mga Mananap/ Because We Are Beasts” l’artista tenta di ri-immaginare e ripensare il concetto di intimità e di erotismo nelle Filippine, scavando in un tempo che risale a prima dell’arrivo degli spagnoli.
Questa performance è un tentativo di ridefinire e di distruggere il concetto di “selvaggi” assegnato al popolo filippino da parte dei colonialisti.
“At the river, I applied coconut milk to my hair and my body, a foreigner approached me, he called me a pig and a devil because I had no clothes.
He said, I am a sinner because the world saw me, my body and my soul.”
From the diary of Antonio Pigafetta, a young Venetian chronicler who documented the voyage led by colonizer Ferdinand Magellan to the Spice Islands and to the Philippines, and who referred to Filipinos as “savages”, interpreting their ways of living through his eurocentric viewpoint. Pigafetta’s writings suggest that Filipinos were seen as “heathens” who did not understand Christianity and held belief systems similar to paganism. Moreover, in his notes he described how Filipino sexual practices were considered lewd and exotic, further reinforcing their designation as “savages”. The beginning of the fetishization by the Spanish colonizers of the Filipinos, especially the women, and defining them as “beasts” or “savages” was also the beginning of the history of “cleansing,” “civilizing” and Christianizing the Philippines.
The performance “Kay Kami Mga Mananap/ Because We Are Beasts” is a reading performance, a reimagination of the artist on the pre-colonial concept of intimacy and eroticism in pre-colonial Philippines. This performance is an attempt to redefine and destroy the colonial concept of the “beasts” and “savages” as illustrated by colonizers.
H 21:00-22:00
PINK WARM UP
with Lucia Violetta Gasti, Frute
H 22:00-01:00
DJ SET
By ϟ BUNNY DAKOTA
Fondatrice del collettivo romano di arti performative e visive Industria Indipendente, crea nel 2019 l’happening-party MERENDE, di cui è dj resident e maîtresse. Sperimenta lunghi viaggi sonori, agitando la pista come un superorganismo in movimento, in cui la techno si mescola a downtempo, hard drums, electro-wave e house music, dando vita a mondi fittizi fatti di sud, droni, elettricità, alte maree e sensualità scomposta, dove appaiono parole poetiche, strumenti analogici, registrazioni quotidiane.
Founder of Roman performing and visual arts collective Industria Indipendente, in 2019 she created the MERENDE happening-party, of which she is resident DJ and maîtresse. Protracted sonic journeys that shake the dancefloor like a superorganism in motion, blending techno with downtempo, hard drums, electro-wave and house and giving life to fictitious worlds made up of the south, drone, electricity, high tides and decomposed sensuality featuring poetic words, analogue instruments and field recordings.
Orari
Aprile 22 (sabato) 7:00pomeridiane – Aprile 23 (domenica) 1:00mattina(GMT+02:00)